750° di fondazione del Convento di Bologna

San Giacomo Maggiore

Roma · 25/04/2017 - 00:00:00

750° di fondazione del Convento di Bologna

FESTA E CELEBRAZIONI per il 750° di San Giacomo Maggiore

Il prossimo 25 aprile la Comunità agostiniana di San Giacomo Maggiore inizia le solenne celebrazioni per il 750° della posa della prima pietra di questo monumentale tempio bolognese.

  • Il 1267 fu un anno particolarmente significativo a Bologna per la storia degli agostiniani. Il giorno 8 marzo Ottaviano Vescovo di Bologna diede il consenso perchè gli Eremiti Agostiniani del Convento di San Giacomo di Savena si trasferissero in territorio della Parrocchia di S. Cecilia per costruirvi una "chiesa overo un oratorio come loro piacerà et parrà meglio".
  • Il 24 aprile gli agostiniani acquistarono "alcune case, appezzamenti di terreno e torri poste in Bologna in strada S. Donato sotto la parrocchia di S. Cecilia, per il prezzo di lire 3500". 
  • Il 25 aprile "Fra Giacomino, priore provinciale degli Eremitani, per delega di Ottaviano II Ubaldini, vescovo di Bologna, pone la prima pietra, benedetta dallo stesso vescovo, della nuova sede degli Eremitani in Bologna nella casa che era stata di Guido e Guglielmo Guidozagni". 
  • Il 15 giugno, da Viterbo, Fra Guido Priore Generale degli Eremitani di S. Agostino ratifica il primo acquisto di case fatto dagli eremitani di Bologna per costruire la loro sede.
  • Il 25 giugno, da Viterbo, Papa Clemente IV concede "cento giorni di indulgenza ai fedeli che, pentiti e confessati, somministreranno aiuti" per la costruzione della Chiesa e del Convento di San Giacomo.
  • Il 23 agosto Papa Clemente IV... ordina al Vescovo di Forlì di assistere i religiosi (agostiniani) non permettendo che vengano molestati indebitamente contro il tenore di privilegi apostolici.

Solo alcune date di significativo rilievo per capire come quell'anno registrò un movimento intenso e rapido per l'inurbazione degli Agostiniania a Bologna, come Ordine dei Mendicanti, dove già erano da alcuni anni i Francescani e i Domenicani.

Il rilievo che i Frati Agostiniani, gli amici e collaboratori della loro chiesa e delle loro opere, insieme alla città di Bologna, vogliono dare a questa ricorrenza mette in evidenza varie espressioni di vita in sinergia che sottolineano il valore storico, religioso e culturale di questi oltre sette secoli di presenza agostiniana, il significato dell' attuale multiforme attività e di una auspicabile prospettiva avvenire. Tutto questo vuol essere da parte dei Padri Agostiniani anche un doveroso pensiero di gratitudine alla Chiesa e alla Città di Bologna dove la loro vita si è sempre svolta e si sta realizzando attualmente.

Sono passati cinquanta anni dalle solenne celebrazioni che furono fatte nel 1967 quando si creò un movimento davvero significativo che coinvolse tutte le realtà culturali di Bologna e diverse Istituzioni che resero possibili le varie espressioni commemorative delle quali resta monumento di grande prestigio il solenne e qualificato volume: "IL TEMPIO DI SAN GIACOMO MAGGIORE IN BOLOGNA", una pietra miliare per fissare la consistenza religiosa, artistica e culturale del prestigioso edificio chiesa-convento di San Giacomo Maggiore.

Questa presenza agostiniana, che oggi si esprime come servizio al Santuario bolognese di S. Rita e come contributo di vistose attività culturali, artistiche, sociali e caritative della attuale comunità, fruisce positivamente anche di un patrimonio di multiformi carismi come si possono riconoscere in personaggi disseminati lungo la storia come, solo per citarne alcuni, il teologo Fra Giovanni della Lana (sec. XIV) insieme a diversi altri Maestri della "Scuola Agostiniana" particolarmente affermatasi a Bologna attravero lo Studio Generalizio fin dal 1287, lo storico di Bologna Fra Cherubino Ghirardacci (1518-1598),  il musicista Fra Guglielmo Lipparini (sec. XVI°), lo storico degli agostiniani Fra Luigi Torelli (sec. XVII°), senza dimenticare diversi Padri Spirituali sempre ricordati con gratitudine dai bolognesi e ricordo il P. Silvio Giardini o P. Federico Cruciani che hanno ravvivato questa chiesa e questo convento negli ultimi cinquant'anni del secolo scorso.

Tutta una lunga storia costruita insieme dal convergere di due direzioni: gli agostiniani un dono per Bologna, la città di Bologna un prolungata simpatia e gratitudine per gli agostiniani. Le celebrazioni dunque non vogliono essere solo memoria storica ma costatazione di una multiforme espressione di vita e di preziosi interscambi, di cultura. di spiritualità e di solida amicizia. 

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